Tiresias

Tiresia è via d’uscita alla natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità.
Tra vecchi dischi e nuove impressioni, un corpo solo, quello di Gabriele segue orme poetiche e sonore per le strade di un mondo che morendo rinasce.
Corteggia Tiresia di Eliot dove l’indovino è il poeta che unisce il misterioso tema dell’origine insieme alla veggenza del non ancora.
Facciamo allora che i versi siano in carne ed ossa: mettiamoci in cerchio ad ascoltarli nella vita di adesso lacerata e frastornata da ferite ancestrali di questa nuova peste, dalle pressioni soffocanti della rinnovata ferocia del capitalismo.
Difficile trovare la forza di restare se stesse/i. Abbiamo chiesto aiuto a chi non ha bisogno di guardare per sapere. Tiresia per noi è un rito. “Tiresia, vienici a parlare” chiede Tempest e noi pure.
Stavolta ti ascolteremo. Sappiamo che vedi fino in fondo nel passato, tu non perdi la memoria come noi, non ti preoccupi di piacere, sei povero, vecchio, vagabonda, sporco, trans, in mezzo alle cose, sempre imprevisto.

Qualcosa nel crepuscolo in arrivo sussurra di non tormentarsi le mani. Non importa ciò che oggi perdiamo. Non è ancora domani.
Giorgina Pi

Produzione
Angelo Mai/Bluemotion
Regia Giorgina Pi

da Hold your own/ Resta te stessa di Kae Tempest
traduzione di Riccardo Duranti Gabriele Portoghese
con Gabriele Portoghe
dimensione sonora Collettivo Angelo Mai
bagliori Maria Vittoria Tessitore
echi Vasilis Dramountanis
costumi Sandra Cardini
luci Andrea Gallo
accompagnamento Benedetta Boggio

Premio Rete Critica 2020
Premi UBU 2020/2021

miglior nuovo testo straniero/scrittura drammaturgica Tiresias K.tempest
miglior progetto sonoro/musiche originali Collettivo Angelo Mai
miglior attore/performer Gabriele Portoghese

La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Argento a Kae Tempest nel 2021