Little boy

“Little boy” è il nome in codice della bomba di Hiroshima. Little boy, il fanciullino. Lo spettacolo mette in scena il carteggio tra Günther Anders, intellettuale engagé nella lotta al nucleare, e Claude Eatherly, il pilota americano che ha dato il via libera al rilascio della bomba su Hiroshima, internato in un ospedale psichiatrico a seguito delle difficoltà di reinserimento nella società civile. In Little boy gli attori tessono un’azione ambigua, vivace e surreale. Quattro personaggi (Günther, sua moglie, Claude e la sua dottoressa) si muovono in uno spazio spalancato sull’abisso di un’Apocalisse imminente; si confrontano, a colpi di lettere, sulla via da seguire per la salvezza dell’umanità. Investiti di una missione fatale, le quattro figure cercano risposte a dubbi funesti: la dedizione a una causa è materia da santi o da folli?
 

Sono il pilota che ha guidato, nella seconda guerra mondiale, la «missione atomica Hiroshima», e da allora la mia coscienza è stata tormentata dai rimorsi. Mi sono reso colpevole di atti antisociali perché, nella confusione in cui mi trovavo, cercavo in tutti i modi un castigo. (Claude Eatherly, Lettera 28 del 22 aprile 1960)

Produzione
Teatro dell'Elce
Regia Marco di Costanzo

adattamento e regia Marco Di Costanzo
con Domenico Cucinotta, Stefano Parigi, Monica Santoro
suono Andrea Pistolesi
scene e luci Beatrice Ficalbi
costumi Laura Dondoli
organizzazione Francesca Pingitore
produzione Teatro dell’Elce,
residenze artistiche FLOW – Teatro Cantiere Florida,
Fondazione Fabbrica Europa –
PARC Performing Arts Research Centre,

Murate Art District, AttoDue, Archètipo Associazione Culturale
con il sostegno di Regione Toscana,
Fondazione CR Firenze, Armunia 

residenze artistiche Castiglioncello.