L'ATLANTE DELLE CITTÁ

Liberamente ispirato a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino

La macchina scenica si apre e si trasforma, diventa aereo ad elica, bicicletta, lanterna magica, atlante di città dove si nascondono storie, personaggi, racconti, immagini e disegni.

Appaiono così le città invisibili, infilate nei cassetti, tra sportelli e nascondigli; città capovolte, immerse nell’acqua, ricamate di carta, ritagliate nel rame, create di corda, appese a fili e trasportate da cigolanti carrucole.

Ci si ritrova a peregrinare assieme ad un viaggiatore solitario e stralunato, che si esprime in rima e parla attraverso “…gesti, salti di meraviglia, …oggetti che va estraendo dalle sue bisacce…e tutto quello che mostra ha il potere degli emblemi che una volta visti non si possono più dimenticare…".

Nel leggere Calvino si ha la sensazione di essere sospesi e leggeri come le sue parole.

Le sue città invisibili sono dappertutto, nella nostra vita di tutti i giorni; gioca con le parole e ci spedisce messaggi interplanetari che ritroviamo per caso sotto la tazzina del caffè.

Tutto stà a saperli riconoscere!

Un gioco per sollevarsi dalla quotidianità e ritrovarsi lontani.

Regia Vasco Mirandola

Con Antonio Panzuto
Scene e oggetti Antonio Panzuto
Luci Paolo Rodighiero
Suoni Alessandro Tognon
Collaborazione tecnica Francesco Breda
Collaborazione alla sceneggiatura Teresa Chiesa e Pierelisa Facco
Adattamento in versi Vasco Mirandola