La favolosa storia del Guerin Meschino

Dall'opera del cantastorie toscano Andrea da Barberino e dal patrimonio leggendario dei Monti Sibillini

Su una scena cosparsa di barattoli, ruote di bicicletta, marmitte, comignoli e ferri vecchi di ogni genere, il racconto diventa teatro, Ia parola fonte inesauribile di immagini e di emozioni, e con questi semplicissimi ingredienti ogni volta, senza che nessuno se ne accorga, vive Ia magia e I'incanto del teatro.

La propria terra, il territorio, concetti che in un mondo globalizzato possono sembrare desueti e privi di senso, ci sono però storie che pur appartenendo a un luogo assumono il carattere dell'universalità, riuscendo ad arrivare al cuore di tutti.
Nella parte sud della Regione Marche, laddove questa confina con la Regione Abruzzo, c'è un luogo di straordinaria bellezza che incanta più di ogni altro: i Monti Sibillini. Lassù vivono storie potenti: fatte di viaggi, asprezze, ruscelli e magia, storie create dagli uomini per essere raccontate agli altri.

La più importante delle leggende è senza dubbio quella della reggia incantata nascosta nelle viscere della montagna, dove una bellissima e potente fata vive rinchiusa dalla notte dei tempi. Un materiale ha riempito l’immaginazione di intere generazioni per fermarsi agli inizi del 1400 nell’opera letteraria di un cantastorie toscano, tale Andrea da Barberino, che ne fece luogo privilegiato del suo “GUERIN MESCHINO”.

Lo spettacolo segue le tracce del romanzo ed è realizzato secondo un’originale reinvenzione dell’arte dei cantastorie. Un attore racconta, rappresenta, canta ed evoca con l’ausilio di particolarissimi oggetti una storia appassionante. Lo fa alla maniera in cui forse lo avrebbe fatto nella città di Barberino quel tale Andrea che attorniano dalla gente recitava le prose del suo libro. Lo fa nel consapevole intento di riprendere un’antica e mai scomparsa arte, quella del narrare. 

Produzione
Proscenio Teatro
Regia Marco Renzi

con Mirco Abbruzzetti
musiche originali Mario Lambertelli
costumi Coco Maison
scene Giacomo Pompei
su disegno di Paolo de Santi
voce Beatrice Bellabarba
service audio/luci Simone Agostini-Edoardo Vitali
adattamento Marco Renzi