La Bella e la Bestia

Un fitto bosco di alberi alti e scuri, i cui rami ricurvi, carezzati dai raggi della luna, formano ombre intricate sul terreno. Laggiù, in fondo, ancora più in fondo: una Luce. Un Castello e, in alto, una finestra. Dorme una fanciulla dai biondi capelli, dorme e sogna. Sogna artigli e peli ispidi ma anche splendidi principi e luoghi fatati.
Esistono sogni più veri del vero, verosimili come uno specchio..ecco, lo vedo!
Sembra che Lui ci sia, ma non c’è. Dov’è? Chi c’è dentro lo specchio?
Lei è Bella. Così bella che tutti la chiamano soltanto: Bella. Ma il castello non è certo il suo, è di Lui.
No, non del Principe, ma della Bestia. Così bestia che tutti lo chiamano soltanto: Bestia. Anzi, lo chiamerebbero, se qualcuno lo andasse mai a trovare.
Non è cattivo, non è incivile, maleducato, stupido, è semplicemente...Bestia. E come tutte le bestie fa PAURA.
Come fa paura il bosco, come fanno paura le ombre intricate su di un terreno brullo
e i castelli sconosciuti. Come fa paura l’amore.

Produzione
Stivalaccio Teatro
Regia Marco Zoppello

con Sara Allevi, Giulio Canestrelli, Matteo Pozzobon
costumi Antonia Munaretti
scenografia Alberto Nonnato
audio e disegno luci
Matteo Pozzobon
figure Ariela Maggi