IL GATTO SENZA STIVALI
Un vecchio mugnaio lasciò in eredità i suoi beni ai tre figli: a Ginone il mulino, a Gino l’asino e al più giovane, Ginetto, un gatto.
Gino andò in Oriente a lavorare in un circo con il suo asino. Ginetto, grazie al gatto, riuscì a sconfiggere un Orco e a vivere nel suo castello, mentre Ginone era divorato dall’invidia per i due fratelli.
Preso dalla rabbia, chiuse l’acqua che faceva girare le pale del mulino, così che dagli ingranaggi uscì una strega che disse: “Il mio nome è Bulai, strega maligna che dorme e non si sveglia mai.
Il fragore delle pale del mulino è la mia ninna nanna e tu me l’hai tolta!”.
Ginone raccontò alla strega del fratello che aveva ucciso l’Orco, questa decise quindi di vendicare il suo amico e si introdusse nottetempo nel castello dove Ginetto viveva con la principessa ma il gatto si accorse della presenza della strega e cercò di sconfiggerla, dopo vari tentativi, riuscì a rimettere in funzione il mulino per catturare il suono della ruota con una conchiglia, così da poterlo far ascoltare a Bulai, che si addormentò per non svegliarsi mai più!
Con Simone Babetto, Tullia Dalle Carbonare
Autore Sergio Manfio