I Pelagraccio

E’ uno spettacolo in cui Giampiero Frondini intreccia due percorsi significativi della Fontemaggiore: uno artistico, di ricerca linguistica e drammaturgica; l'altro tematico, di esplorazione della memoria; quindi I Pelagraccio non vuole essere uno spettacolo realistico, ma epico, lirico.

La situazione di base è la rivalità tra due famiglie: I Pelagraccio (le cicale) e i Santini (le formiche). Le cicale rappresentano l'anima pagana, spensierata: sono i protagonisti delle feste (quelle rituali, quali il Carnevale, il Segalavecchia, ma anche semplici matrimoni), ogni soldo che hanno se lo godono; le formiche rappresentano l'anima cattolica e capitalista: moralista, risparmiatrice fino alla grettezza.

In questo contesto, acuito dal momento di duro scontro politico e sociale quali sono state le lotte mezzadrili degli anni cinquanta, si rinnova l'archetipo di Giulietta e Romeo: un giovane delle cicale si innamora di una giovane delle formiche.

Regia Giampiero Frondini
Debutto

con Valerio Amoruso - Giordano Brozzi - Claudio Carini
Valter Corelli - Stefano Cristofani - Emanuela Faraglia
Caterina Fiocchetti - Giampiero Frondini -
Raffaele Ottolenghi - Marta Pellegrino -
Federico Trinari - Pietro Zanchi

esecuzione musicale Giordano Brozzi
assistente alla regia Valter Corelli e Lorenzo Frondini
drammaturgia Giampiero Frondini
di
Giampiero Frondini e Sergio Ragni
costum iAnnamaria Pasqua
scenografia Pietro Zanchi
luci Luigi Proietti
regia Giampiero Frondini