Play House

Un uomo e una donna. L’amore, la noia, la famiglia, il sesso, i battibecchi, il rancore. In 13 quadri Katrina e Simon esplorano piccoli momenti di quotidianità, affondano la lama nel loro rapporto, costruiscono e distruggono la relazione.
Il mondo, fuori, è solo un’eco e, quando penetra nel loro appartamento, eccita e destabilizza. Ma chi sono veramente Katrina e Simon? Quale ruolo interpretano? Si sono veramente mai conosciuti?
Lo spettatore ha costantemente l’impressione di spiare dal buco della serratura nella stanza, asettica, in cui si consuma la vita di un uomo, drammaticamente esilarante, disperatamente sola.

Note di Regia
La penna di Martin Crimp ha costruito due personaggi, Katrina e Simon, incredibilmente piccoli ma straordinariamente complessi. In poche parole e gesti i due si presentano come molte coppie contemporanee: disfunzionali, incoerenti, confusi, egocentrici.
In questa visione registica i personaggi di Katrina e Simon si fondono in un’unica interpretazione, si accavallano, sorprendendosi a vicenda delle scelte dell’altro. Ne rimane un forte senso di solitudine, un’incomunicabilità di fondo, una difficoltà nell’affrontare la crescita e la maturità e – alla fine – la paternità/maternità.
Cosa c’è al centro di una relazione quando tutto si sgretola? Cosa tiene legate le persone?

Francesco Montanari

Produzione
Narni Città Teatro
Regia Francesco Montanari

di Martin Crimp
con Francesco Montanari
con la collaborazione di Davide Sacco
scene Luigi Sacco
luci Andrea Pistoia
organizzazione Ilaria Ceci
traduzione Enrico Luttmann