Il più furbo

Nel folto del bosco un grande Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora un diabolico piano per mangiarsela…
Sembra l’inizio dell’arcinota favola, almeno finché il Lupo, che si crede il più furbo, non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta, ed esce di casa... rimanendo chiuso fuori!
Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo non rimane che nascondersi nel bosco.<
Ma il bosco è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzanti incontri che mettono fortemente in crisi la sua vanità.
Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta e non fanno che rivelare le sue debolezze e sottolinearne il suo carattere umano.
Un concentrato di leggerezza e d’ironia. Il lupo protagonista della storia, suscita una simpatia sincera perché a fronte della sua declamata presunzione si dimostra, nei fatti, sgraziato e goffo.
Ridere di lui, in cui tutti ci possiamo riconoscere, è ridere di noi, e questo ci fa sentire tutti più umani.

 

IL PIU FURBO_SINTESI from Teatro Gioco Vita on Vimeo.

Produzione
Teatro Gioco Vita
Regia Fabrizio Montecchi

lo spettacolo è tratto da “Le plus malin”, “C’est moi le plus beau” e “C’est moi le plus fort” di Mario Ramos
adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi
con Andrea Coppone
coreografie Andrea Coppone
sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Mario Ramos)
realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
realizzazione scene Sergio Bernasani
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
assistente alla regia Katja Gorečan