Bella e bestia

Liberamente tratto dalla fiaba tradizionale La bestia della fiaba omonima è qui un giovane principe, ma anche un ragazzo di oggi, con grandi orecchie e sopracciglia pelose, trasformato in un essere orribile da una strega malvagia. Ma Bestia non si arrende e vuole trovare la ragazza giusta per spezzare l’incantesimo che lo opprime. È così che, quando un padre sta per cogliere una rosa in regalo per la figlia preferita, alla Bestia viene offerta la grande opportunità di costringere una ragazza a vivere con lui, nella speranza di riuscire a convolare a nozze. Bella per sua fortuna non è solo carina, ha un grande cuore e accetta di conoscere Bestia, che è brutta ma simpatica e anche un po’ romantica. Tra i due si instaura un rapporto speciale, che trascende l’aspetto fisico, capace di spezzare ogni incantesimo, partendo dall’accettazione di sé. Tra sorelle intriganti e pasticcione, un padre negato per gli affari ma col cuore di poeta e un cameriere bizzarro, si snoda una vicenda dal finale un po’ speciale.

Produzione
La Contrada Teatro Stabile di Trieste
Regia Daniela Gattorno

di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto
con Enza De Rose, Valentino Pagliei, Francesco Godina Musiche
originali Franco Trisciuzzi
con la collaborazione di Livia Amabilino e Daniela Gattorno
scene Gisella Leone Costumi Rossella Plaino e Daniela Gattorno
disegno luci Francesco Orrendo
maschera per la Bestia Giulio Settimo