Lisabetta da Messina

Lisabetta da Messina è certamente una delle novelle più famose del Decamerone.
I motivi di questa notorietà risiedono senza  alcun dubbio nel tema dell’amore negato
e nella finezza psicologica con cui Boccaccio delinea il personaggio della protagonista,
la sua solitudine  e la definitiva alienazione del consorzio umano.
Nella messa in scena della novella proposta da Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale,
le voci narranti di Beatrice Ripoli e Valentina Renzulli guideranno il pubblico all’interno della vicenda di Lisabetta nella sua versione integrale,
nel pieno rispetto della lingua e del testo di Boccaccio,
mentre alcuni momenti della storia prenderanno vita attraverso delle azioni sceniche inserite all’interno di un più ampio contesto performativo relativo al tema della peste.

Una peste da intendersi però in senso contemporaneo, simbolo di una malattia dell’animo, di un malessere profondo che isola,  priva dell’identità,  rende incapaci di realizzare i propri sogni e impedisce di ribellarsi a schiaccianti imposizioni sociali. Non ultime quelle che impediscono di scegliere in piena libertà chi amare.

Produzione

con Valentina Renzulli
Beatrice Ripo
li
chitarra Toti Panzanelli
azioni sceniche e performative
a cura
Scuola di Teatro Mutazioni
regia Beatrice Ripoli