A bordo di un guscio di noce

Il protagonista della storia è Bimbo, un ragazzino capriccioso, egoista, che appena scopre una cosa nuova si dimentica di ciò che gli piaceva fino a un attimo prima. Un giorno si dimentica anche del suo pesce rosso Glup che finisce dentro le tubature del bagno, passa nelle acque di scolo e si perde nel torrente del sottosuolo, nella grande caverna carsica sopra cui è costruita la città. Pentito e preoccupato per il suo amichetto, Bimbo – diventato piccolissimo grazie all’intervento del saggio albero di noce – parte all’avventura nelle viscere della terra a bordo di un guscio di noce. Note di regia: L’avventurosa vicenda di Bimbo e del pesciolino Glup viene raccontata da due attrici. Alle loro voci e alla loro presenza, man mano che la storia procede, si vanno ad aggiungere oggetti che illustrano il fantastico universo di Premuda, ma che rimandano anche al mondo dei giochi infantili (sicuramente i miei…): marionette, burattini, libri pop-up, teatrini e modellini. Passando dal micro al macro, dal potere suggestivo della parola allo stupore della “macchineria teatrale”. La fascinazione del racconto e la magia del teatro.

Produzione
La Contrada Teatro Stabile di Trieste
Regia Andrea Stanisci

dal racconto di Corrado Premuda (ed. Bibl. di Pisino)

regia, allestimento e adattamento di Andrea Stanisci

con Daniela Gattorno e Enza De Rose

con le voci di Ariella Reggio, Sara Alzetta, Francesco Facca, Valentino Pagliei 

luci Roberto Vinattieri responsabile

tecnico Bruno Guastini